Viva la sincerità!!!

Domanda del giorno: quanto siete sinceri?
Immagino le vostre facce, le cui sfumature andranno dal rosa pesco bejolino di chi si sente in pace con se stesso al rosa pallido celeste di chi, invece, scavando nella propria coscienza non riesce a trovare una risposta politicamente corretta alla mia domanda.
La sincerità è, senza ombra di dubbio, un valore molto importante su cui noi genitori costruiamo i principali fondamenti della nostra educazione.
Una delle prime cose che insegniamo ai nostri figli è che non si devono dire le bugie,  oltre che le parolacce. Peccato che poi spesso dimentichiamo che il modo migliore per trasmettere un insegnamento è l'esempio da parte nostra.
Chiediamo quotidianamente ai nostri figli di non mentire e poi spesso manchiamo di sincerità o omettiamo dettagli importanti che ci sembrano scomodi per la loro serenità. Spesso si tratta di bugie dette a fin di bene, e quindi assolutamente innocue se non addirittura necessarie.
Nel nostro percorso educativo, però, dimentichiamo di fare comprendere bene ai nostri figli  che in certi casi una bugia, se innocua, può essere detta per evitare situazioni spiacevoli o conflitti inutili tra le persone. c
I bambini, oltretutto, quando assimilano una regola, la assolutizzano al punto da applicarla alla lettera in ogni situazione.
I miei figli, ad esempio, non tollerano in alcun modo l'omissione o la distorsione della verità, soprattutto Sara
Prima di raccontarvi di Sara, però, la mia memoria mi suggerisce che anche il mio fratellone, da piccolo, non riusciva a mentire, neanche dietro esplicita richiesta da parte di un adulto.
Quando era molto piccolo, mio zio spesso lo portava a fare delle passeggiate, soprattutto alla stazione ferroviaria dove lavorava.
Avendo avuto qualche problemino di salute, gli era stato imposto di non fumare, cosa che lui continuava a fare di nascosto. Un giorno, però, probabilmente per un errore di valutazione, o di sottovalutazione dell'esserino che aveva con sé, ebbe la felice idea di accendersi una sigaretta davanti al piccolo Daniele, a cui, ovviamente, chiese il favore personale di non riferire niente alla zia di quel "piccolo" peccatuccio.
Detto fatto: appena arrivati a casa, il piccolo spifferatore, con aria soddisfatta ha riferito: «Zia!Zia!!!Lo zio Pino tuma!» e a nulla è valso il suo infantile difetto di pronuncia. Il misfatto era stato svelato e il peccatore smascherato!
Cose simili succedono quotidianamente anche con i miei figli, che però cominciano a capire che la rivelazione non deve necessariamente giungere dalla loro bocca della verità.
La piccola donna di casa ormai, ricorre al suo caratteristico  tono di rimprovero tenero e materno, lo stesso che rivolge  a me quando mi scappa una parolaccia o quando le do i biscotti al posto del pancarrè. Il suo scopo pedagogico è quello di far capire agli adulti che le bugie non vanno dette.
Ne è un esempio significativo quello che è successo ieri.
Dopo un mese e mezzo di immobilità, il nonno ha ripreso ad andarla a prendere a scuola, con il monito, da parte di tutti e soprattutto di mia madre, di non sollevare pesi, compreso lo zaino dei bambini.  Discolo come un bimbo di due anni, il giovanotto nell'animo non è riuscito a mantenere la promessa fatta e ieri, contro la volontà di Sara, ha preteso di portarle lo zaino fino a casa.
Memore però degli ammonimenti, prima di salire in ascensore glielo ha riconsegnato e le ha raccomandato di non dire niente alla nonna.
Queste le parole che ho sentito pronunciare a Sara mentre entrava in casa ( il tono è sempre quello da madre comprensiva e tenera ma severa che non ammette repliche): 
«Nonno! Devi dirglielo alla nonna che mi hai portato lo zaino! E devi farlo tu... altrimenti, quando la vedo le dico: "Nonna te lo ha detto il nonno?" e lei poi mi risponde "Detto cosa?" e io sono costretta a dirle la verità!».
A quanto pare la minaccia è servita...
Il nonno ha raccontato tutto e Sara era soddisfatta di avergli insegnato qualcosa di importante.
Io, ovviamente, ho capito una cosa: con mia figlia non si scherza e soprattutto non si mente!

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