21 Marzo: memoria e impegno
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| Fonte: Memoria e Impegno |
Oggi tutto e tutti dovrebbero parlare di vita, dello splendore che porta con sè, della dignità di ogni essere che respira, pensa, sogna, ama.
Dignità che andrebbe rispettata, protetta, tutelata.
Dignità che invece viene spesso pretesa a senso unico, ignorata come esigenza altrui, calpestata in nome di un onore che trova fondamento solo in un certo codice di regole che macchia di sangue: un onore che fa rima solo con terrore e dolore.
Oggi, 21 Marzo, si celebra la giornata della memoria e dell'impegno: memoria collettiva dell'immenso dolore e del terrore costante che ha accompagnato e accompagna ancora, purtroppo, la quotidianità delle vittime di mafia e delle loro famiglie; impegno, per ognuno, ad essere sempre parte attiva nella lotta contro il Mostro invisibile e devastante, che sembra lontano ma ci appartiene.
Ci appartiene nella misura in cui si infiltra nella società in cui viviamo in maniera subdola e contagiosa, traducendosi in comportamenti e atteggiamenti considerati normali; ci appartiene in ogni angolo delle nostre città private della propria bellezza da edifici abusivi; ci appartiene nel dolore e nella rabbia di ogni nuova strage di innocenti; ci appartiene nell'impotenza di vedere crescere ragazzi e ragazze che conoscono solo il linguaggio della prepotenza e che per dimenticare di essere vittime di un sistema atroce, preferiscono rivalersi sugli altri, perpetuando all'infinito quel sistema.
Grazie a questo senso di appartenenza, che deve estendersi a macchia d'olio per prevenire un male altrimenti incurabile, oggi a Locri insieme a Don Ciotti e a tanti familiari delle vittime di mafia, la XXII giornata della memoria e dell'impegno è stata celebrata da 25.000 persone che hanno manifestato contro il Mostro, unite dal coraggio e da un comune obiettivo: restituire alla primavera il compito di onorare il valore, prezioso e sacro, della vita.
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