Aspettando Tutto può succedere 2

Il cast della serie Tutto può succedere. Fonte: Terza Pagina
"Finchè sei qui.... tutto può succedere... 
vivimi senza ...piùùù pauuureeee....!"

Se per un attimo avete smesso di leggere e avete iniziato a cantare a squarciagola la splendida canzone Tutto può succedere  scritta da Paolo Buonvino e interpretata da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, facendo scorrere nella vostra memoria immagini di conflitti, successi, sofferenze e gioie, allora sicuramente sapete benissimo di cosa stiamo parlando.
Parlo di un'attesa che ha fatto sembrare un anno estremamente lungo, ma che sembra destinata a finire presto. Un prossimamente che scorre ogni tanto in questi giorni su Rai 1, infatti, ci anticipa il ritorno della famiglia Ferraro, protagonista della serie che, al momento, possiamo definire con certezza come la nostra preferita in assoluto.
La prima stagione di Tutto può succedere, come vi ho già accennato, non ci ha deluso per niente, e anche nei sospesi, nelle situazioni non risolte, ha lasciato il sapore della vita reale, con tutti i suoi bivi, le sue incertezze, i suoi colpi di scena.
Tratta da Parenthood, serie statunitense ispirata al film Parenti, amici e tanti guai, di Ron Howard, la versione italiana è diretta da Lucio Pellegrini e Alessandro Angelini (Casa di produzione: Rai Fiction, Cattleya), e vanta un cast davvero eccezionale, che ruota attorno a  Giorgio Colangeli e Licia Maglietta (la splendida Rosalba di Pane e tulipani) rispettivamente Ettore ed Emma Ferraro, genitori di quattro figli adulti e ognuno in lotta con la propria, complicatissima vita quotidiana.

Il maggiore, Alessandro (Pietro Sermonti), è sposato con  Cristina (Camilla Filippi) e hanno due figli: Federica (Benedetta Porcaroli) e Max (Roberto Nocchi). La prima è un'adolescente ribelle, con un carattere molto forte e determinato e un cuore tanto grande da spingerla a fare volontariato in una casa famiglia.  Il secondo è un ragazzino affetto dalla Sindrome di Asperger,  diagnosi con cui tutta la famiglia si scontra trovandosi costretta a conviverci giorno per giorno, maturando la consapevolezza delle enormi difficoltà ad essa connesse, ma anche imparando ad apprezzare le meraviglie speciali di questo ragazzo amante degli insetti e con l'animo da pirata.
Secondogenita della famiglia Ferraro è Sara (Maya Sansa), separata e con due figli, Ambra e Dennis, interpretati dai fratelli Matilda e Tobia De Angelis, aspirante musicista la prima ed estremamente sensibile e timido il secondo. Dopo aver vissuto a Genova, i tre si trasferiscono a Fiumicino per potere contare sull'appoggio della famiglia di Sara che non riesce più a gestire da sola i colpi di testa di Ambra e gli sbalzi emotivi di Denis.
A Sara segue la sorella Giulia (Ana Caterina Morariu) avocatessa di successo e sposata con Luca (Fabio Ghidoni) il quale si occupa della loro bambina Matilde ( Giulia De Felici), poichè la sua condizione di disoccupato glielo consente.
Ultimo dei Ferraro, è Carlo (Alessandro Tiberi) che si trova costretto a rinunciare al suo spirito estremamente libero, che lo ha fatto vivere in una casa galleggiante passando da una storia all'altra. Da una di queste, infatti, cinque anni prima è nato Robel (Sean Ghedion Nolasco), di cui Carlo ignorava l'esistenza finchè la madre, Feven (Esther Elisha), non decide di comunicarglielo stimolando in lui uno spirito paterno inaspettato e il desiderio di metter su famiglia.
Quello che abbiamo amato tantissmo di questa serie sono stati, innanzitutto, i suoi interpreti (tutti allo stesso modo, ma con un debole comune per Pietro Sermonti, che ci sembra quasi familiare): mai affettati e costruiti, hanno vissuto i loro personaggi facendoli diventare veri, reali, senza sbavature, senza alterazioni forzate dall'esigenza di un copione da fiction. Dimenticare che si trattava di una finzione scenica è stato possibile anche grazie alle tematiche affrontate, spesso ignorate perchè troppo banali e quotidiane, o troppo difficili da mostrare.
Per concludere, e sperando di stimolare in voi la curiosità di recuperare la prima serie per gustare la seconda, vi lascio con il pensiero di Luca, il nostro piccolo critico di casa, che invitato a dire cosa lo avesse colpito di più ha detto: «Sopratttutto il fatto che Alessandro e Cristina non abbiano avuto paura nell'affrontare la malattia di Max. O forse no, mi correggo, mi ha colpito il loro coraggio di affrontarla, nonostante la paura».
E cosa si può chiedere di più a una storia che parla della vita trasmettendo  un messaggio così intenso e profondo?
Perchè, come dice il mio piccolo saggio,  il vero punto di forza non è fuggire dalle paure, ma affrontarle con coraggio.
E quindi:
«Prendila com'è, la vita è tutta qui».

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