Nuovo parco divertimenti: la casa nuova degli sposi

Il 30 Maggio si sono sposati i nostri carissimi amici Fabio e Federica, di cui devo avervi già parlato e di cui, inevitabilmente, vi parlerò in futuro, in quanto zii acquisiti molto presenti e soprattutto molto amati dai miei piccoli.

Al loro ritorno dal viaggio di nozze, durato sulla carta solo una settimana, ma percepito da noi come un abbandono di circa un mese e mezzo, abbiamo pensato di dedicare la nostra prima uscita dal carcere domestico a loro e siamo andati a trovarli nella loro nuova casa.
Non so se abbiamo fatto bene ad associare i due concetti "prima uscita" e "casa nuova" poichè i miei figli devono avere male interpretato entrambe le cose, pensando che la prima dovesse corrispondere alla possibilità illimitata e indiscutibile di scatenare tutte le  loro energie represse e la seconda (casetta innocente e ancora ingenua di due sposini) potesse rappresentare il luogo più adatto a soddisfare le loro esigenze di gioco selvaggio.
Per niente intimiditi dal nuovo ambiente, reso familiare dall'intimità con i proprietari della casa, Luca e Sara si sono lasciati andare a corse sfrenate da una parte all'altra, corredate da risate e urla particolarmente amplificate dal fatto che la casa è ancora vuota. Correndo e saltando allegri, continuavano a gridare «Dai,  ridiamo!!!» e non si curavano minimamente delle mie rimostranze e dei tentativi del papà di placare i loro animi esaltati. Quando, esasperata, ho invitato i miei cuccioli selvaggi a "fare i bravi", Luca, tornando momentaneamente al suo solito ruolo di pensatore filosofico, mi ha risposto, con tono che non lasciava spazio a repliche: «E....mamma...noi stiamo cercando di fare i bravi..........!».
La loro ilarità ci ha spinti a ribattezzare la casa dei coniugi Arena come Arenalandia dato che più che in un appartamento del centro storico sembrava di essere in un parco divertimenti.
Le novità, inoltre, sprigionano anche la creatività dei bambini, e Sara deve essersi sentita particolarmente ispirata dalla cucina, nuova e impeccabile, sulla quale aveva iniziato a lasciare qualche traccia di matita, probabilmente intenzionata a contribuire all'arredo degli interni col proprio estro personale.
Indecisi sulla necessità di tornare a casa evitando di distruggere troppo presto il nido d'amore dei nostri amici, o rimanere, consapevoli della loro (almeno apparente) comprensione, abbiamo optato per la seconda scelta, rassegnati all'idea che, qualora in futuro l'invito non fosse stato ripetuto, ne avremmo saputo il motivo. Fortunatamente, a parte qualche tovagliolo sbriciolato per tutto il pavimento e qualche macchia di cioccolata sulla bellissima tovaglia appena acquistata, la casa degli sposi non ha riportato danni molto gravi e la serata si è conclusa serenamente con una passeggiata.
Al momento gli sposi non sono sembrati particolarmente traumatizzati dal passaggio del ciclone, dato che due giorni dopo ci hanno invitato a tornare per guardare insieme la prima partita dell'Italia.
Coraggio estremo o grande manifestazione d'affetto nei nostri confronti?
Noi preferiamo pensare alla seconda ipotesi ma ci riserviamo di aspettare un po' di tempo prima di pronunciarci, sempre nella speranza che l'inquilina del piano di sotto sia clemente e non decida di chiamare le forze dell'ordine per disturbo alla quiete pubblica!