Il nostro week end, capitolo terzo: Serata a Scicli


Proseguiamo il nostro racconto con quello che nasce come l’ultimo capitolo, ma conoscendomi potrebbe lasciare spazio a un quarto, quinto, sesto......
Come vi accennavo, Armando e Caterina avevano programmato di passare la serata a Scicli*, uno dei borghi del ragusano che amo di più, distante appena 28 km dal nostro capoluogo di provincia, e a 100 mt sopra il livello del mare che dista soli 5 km.
Incastrata in mezzo a tre valli, dette Cave (di Modica, di Santa Maria La Nova, di San Bartolomeo), Scicli nasce intorno a 3000 anni fa e, come molte città siciliane, incontra nel tempo culture diverse e lontane tra loro, che la rendono ricca di storia, arte e cultura e aperta a mille approcci diversi e a mille interpretazioni. La personalità di Scicli include il carattere dei Greci, dei Cartaginesi, dei Bizantini, ma anche dei Normanni e degli Svevi: ibrida, estremamente varia e ricca di sfumature.
Le meraviglie architettoniche della città riportano il visitatore ad un’atmosfera prevalentemente barocca (poiché la città è stata ricostruita quasi per intero dopo il terribile terremoto del 1693 che ha risparmiato solo la chiesa di San Bartolomeo), con i suoi palazzi e le sue chiese, e il suolo costituito dai vecchi ciottoli originali (basole). Il tutto è sovrastato dal Colle di San Matteo, sede antica della città,  su cui si scorgono i resti del castello, rendendo agli occhi uno splendido scenario, e riportando la mente ad altre epoche, ai vecchi sistemi feudali di difesa.
La sua bellezza e la ricchezza di eventi e manifestazioni, sia religiose che laiche, la rendono meta ambita dai turisti, in tutte le stagioni. Da qualche anno, inoltre, i turisti cercano tra le splendide vie della città, tracce, immagini ed emozioni che non rimandano solo alla sua storia antica e al suo patrimonio artistico. Camminando tra le chiese e i palazzi di Scicli, il visitatore immagina di scorgere la squadra del Commissario Montalbano, durante un’entusiasmante azione di polizia, immagina di poter offrire il proprio contributo alle indagini del famoso poliziotto, “figlio” della fantasia e dell’amore per la propria terra di Andrea Camilleri. I lettori o i fan della fortunatissima serie televisiva sentono di poter stringere la mano a Luca Zingaretti, protagonista storico della serie, o a Michele Riondino, che ha recentemente interpretato il ruolo di un Montalbano giovane, appena nominato commissario, ma già armato del proprio fine e imbattibile intuito.
La nostra serata si è svolta proprio in uno dei luoghi cari al giovane commissario, amante della buona tavola al punto da pretendere l’assoluto silenzio durante i pasti: la pizzeria “La pura follia”, in cui Salvo gustava i suoi piatti su un delizioso e molto caratteristico terrazzino, sovrastante la piazza ...................
Il gusto che mi è rimasto e spero di assaporare nuovamente al più presto, è quello dei “friarelli”, verdura saltata in padella con aglio, olio e peperoncino, che condiva la mia pizza insieme alla scamorza e alla mozzarella.
Durante la cena i Luca, Sara e  Simone hanno avuto modo di vedere un gruppo di “bambini grandi” che giocava a nascondino, quello vero, rispettoso delle regole (!!), in mezzo ai tavoli della pizzeria e alle macchine parcheggiate nei dintorni. Hanno pure provato a impadronirsi della loro postazione di gioco, ma senza molto successo.
A questo punto immagino che qualcuno di voi si stia chiedendo: 1) «Ma il gratta e vinci, l’avete poi giocato?» e, soprattutto: 2) «Siete diventati milionari?». Mi piacerebbe rimandare la vostra curiosità a domani, ma non sono così cattiva, per cui rispondo subito a queste domande:
1) ovviamente sì, l’abbiamo giocato, perché partiamo sempre dal presupposto che frasi dette senza scopi ben precisi da un bambino, vanno sempre assecondate, non si sa mai!
2)  Ovviamente no.......e con grande delusione di Luca non abbiamo vinto neanche un euro, a differenza di Simone che ne ha vinti due!
Delusi? Noi per niente (piccola grande bugia quotidiana!!!).
In ogni caso ci abbiamo guadagnato la sensazione piacevole e senza prezzo di essere in vacanza, passeggiando in posti il cui fascino è arricchito  all’illuminazione accurata, semplice e in grado di valorizzare ogni dettaglio con grande gusto ed eleganza.
Nella strada di ritorno, i piccoli del gruppo si sono lasciati andare alle braccia di Morfeo, chi definitivamente (Sara che aveva iniziato il sonnellino durante la passeggiata), chi per semplice finzione scenica volta a guadagnarci la salita delle scale in braccio a papà (Simone, attore incredibile), chi solo temporaneamente, per poi mangiare un conetto turco al cioccolato, seppure con espressione poco sveglia e con gesti meccanici e lenti da sonnambulo (il soggetto in questione è Luca che, come sempre, fiuta la presenza di cibo e non perde l’occasione di gustarlo).
Come previsto, un solo capitolo non mi è bastato per concludere........piccola richiesta di pazienza e domani, forse, chiuderemo il racconto!








*per ulteriori informazioni su Scicli, ecco qualche link che potrebbe risultarvi utile:

www.comune.scicli.rg.it
www.scicliweb.it
www.scicli.com
www.facebook.com/pages/I-loveScicli/155151937851694 ( a me, PIACE!!!)


Commenti

  1. Che meraviglia! A parte che adoro Montalbano e camilleri in generale (leggo tutti i libri) adoro la versione televisiva con Zingaretti e resto sempre a bocca aperta vedendo quegli scorci meravigliosi di Sicilia, che alimentano la mia voglia di visitarla!
    Conosco infatti Scicli di fama, per la sua rinomata bellezza!
    Non vedo l'ora... purtroppo non quest'anno!

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    1. beh...mi auguro che ti vada in porto per l'anno prossimo. Inutile dire che, in tal caso, potremmo incontrarci! Nel frattempo immagina e pregusta, in tutti i sensi!

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  2. Ah quanto mi piace la Sicilia!!!! un abbraccio e un pesniero sul mio blog!

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