The Mothern Incredibles


Immagino che il titolo vi abbia trasmesso la sensazione che noi, ad un tratto, senza buoni e fondati motivi, siamo diventati un pochino presuntuosi o che, con coraggio e incoscienza, abbiamo deciso di svelare delle nostre identità segrete.
Niente di tutto questo.
 La definizione di Mothern Incredibles ci  è stata affibiata da un'amica che, nel vedere una foto che ci ritrae in abiti fuori dall'ordinario e in una posa plastica da supereroi, ha voluto definirci così.
Altri ci hanno chiamato Fantastici 4 o, addirittura, Famiglia 007.
Ma, pensandoci bene, e contestualizzando la foto in questione, credo che per la giornata di ieri questa definizione ce la siamo pure meritata.
La nostra famiglia motherna ha dimostrato di possedere poteri  sia colletivi che individuali.
Analizziamo prima quelli collettivi:

1) capacità di vestire l'intera famiglia per l'occasione in un arco di tempo di appena dieci giorni (e questo punto, come sapete bene, è stato già ampiamente argomentato), cosa non da poco, visto che c'è gente che pensa a queste cose anche tre mesi prima;
2) riuscire ad essere puntuali alla cerimonia, pur dovendo affrontare quattro colazioni, quattro docce, quattro vestizioni, quattro pettinature (beh... tre in realtà... ma poco importa), un trucco e mezzo (la pink lady non ha potuto rinunciare a un'ombra di lucido sulle labbra!).
3) sopravvivenza coraggiosa al pranzo nuziale, iniziato alle tre del pomeriggio e concluso alle sei.

Ognuno di noi ha poi mostrato il proprio, indiscutibile, potere indviduale:

-la mamma: è riuscita a camminare fino alla fine, nonostante il desiderio costante di usare i denti al posto dei piedi, a causa di una delle forme di tortura passibili di denuncia: i tacchi;

- il papà: ha resistito alla tentazione di fumare in ogni istante della cerimonia e del rinfresco, anche se la nicotina è stata in qualche modo compensata da un po' di prosecco complice, in questo, l'altro testimone dello sposo;

- il figlio maggiore: pur essendo sempre affamato come se in casa non mangiasse per mesi interi, è riuscito a tollerare i crampi allo stomaco fino alle tre del pomeriggio, senza lamentarsi e senza recriminare il pasto troppo posticipato;

- la figlia minore: pur di apparire carina, ha tollerato due dei suoi peggiori nemici della quotidianità: la spazzola e il phon, consapevole che, per essere belle, bisogna anche un po' soffrire.

Se a tutto questo aggiungete che la posa plastica in questione è stata ritratta dopo il matrimonio, e quindi quando ognuno di noi era decisamente disfatto, credo di poter affermare senza troppa presunzione che un po' Incredibles, ogni tanto, lo siamo anche noi. 
O no?
 

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