Luca e Sara: tra gelosia e amore folle
Oggi vorrei parlarvi del rapporto, meraviglioso ma
molto delicato, tra i miei due pargoletti.
Luca e Sara sono molto vicini d’età, per cui il mio ometto si è
trovato a svolgere il ruolo importante e complicato di fratello maggiore a soli diciannove mesi.
Come ho già raccontato in un’altra
occasione,
quando ha visto la sorellina per la
prima volta, Luca è rimasto molto impressionato dalle sue dimensioni per cui il
suo primo commento, pronunciato con un misto di meraviglia ed emozione, è
stato: «Guarda, è piccola!». Questa sensazione lo ha accompagnato per molto
tempo al punto che per il primo anno il nome “Sara” è stato sostituito da
“Piccola”.
Inizialmente la gelosia
nei suoi confronti era limitata solo ad alcune espressioni del viso capaci di
comunicare la sua perplessità e la sua rabbia in un istante, o alle modulazioni
del tono della voce, anch’esse particolarmente significative.
Col passare del tempo, questa lieve forma di gelosia
si è trasformata seguendo una linea evolutiva irregolare: picchi altissimi si
alternano a periodi di calma assoluta ma anche a momenti di puro e incondizionato
amore fraterno (dopotutto, si sa, la gelosia è spesso l’altra faccia
dell’amore!).
Il momento più difficile l’abbiamo vissuto alla fine
dello scorso anno, tra novembre e dicembre, periodo in cui Luca ha mostrato una
grande sofferenza e una incapacità di accettare il distacco da me. Il primo e
più evidente segnale è stato il suo rifiuto categorico di andare a scuola: colto
da una vera e propria ansia da
separazione, Luca aveva crisi di pianto che si presentavano puntuali ogni mattina al momento di prepararsi
per uscire di casa. Non riusciva ad accettare di lasciarmi e, soprattutto, di
lasciarmi sola….con Sara! Ogni giorno avanzava una scusa diversa: mal di
pancia, tosse e nausea, a volte associata a vomito.
In preda al panico e distrutta dal senso di colpa,
mi sentivo incapace di capirlo e soprattutto temevo che non ne saremmo usciti
tanto facilmente.
Non penso che la gelosia sia stata l’unica
responsabile di questa sua sofferenza nell’allontanarsi da me, tuttavia credo
che abbia giocato un ruolo fondamentale. Questa reazione “tardiva” all’arrivo
della sorellina è semplice da spiegare: la “Piccola” bambolina appena nata era
senza dubbio più “innocua”
rispetto alla bimba esplosiva che adesso pensa, parla e agisce più o meno come
lui.
Fortunatamente, al momento, la situazione è tornata
ad essere sotto controllo, Luca è molto più sereno, va a scuola contento e
senza fare storie e, a parte qualche contrasto pienamente normale nel rapporto
tra fratelli, non ci sono problemi particolarmente gravi.
Adesso, oltretutto, riescono anche giocare e a
divertirsi insieme e sono molto complici. Si scambiano baci, abbracci e frasi
tenere da fare sciogliere qualsiasi spettatore. L’altra sera, ad esempio, ho
assistito, estasiata, a questo scambio di battute:
Sara: «Luca siediti vicino a
me!»
Luca: «D’accordo, ma allora mi
vuoi bene?»
Sara: «Sì!»
E
penso che forse tutto sta andando come deve andare…..
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