Orgoglio di mamma
Buona sera a tutti.
Volevo chiedervi: voi dite mai ai vostri figli quanto vi rendano orgogliosi?
Volevo chiedervi: voi dite mai ai vostri figli quanto vi rendano orgogliosi?
Io cerco sempre di dirglielo, anche se mi sembra di non farglielo capire abbastanza.
Non sto parlando di vanto o lodi di doti estreme o di poteri geniali, mi riferisco all'orgoglio di madre (o di padre) che vede nei propri figli il risultato magnifico delle proprie fatiche quotidiane nelle loro piccole ma grandi manifestazioni: l'educazione con gli altri, il rispetto per le persone, la capacità o comunque il grande sforzo di adattamento che fanno in molte situazioni, anche quelle non proprio congeniali alle loro esigenze, il dimostrarsi bambini e infantili quando serve, ma maturi e responsabili anche quando non ce lo aspetteremmo.
Ieri sera, quindi, sono stata colta da un attacco di sentimentalismo, e provavo un profondo desiderio di esprimere a mia figlia quello che penso di lei, la mia piccola di casa, la donnina che passa dalla timidezza alla buffoneria senza limiti riempiendo di allegria la nostra vita.
Dopo averla portata a letto, mentre ero accanto a lei per farla addormentare, ho iniziato a parlarle con amore e con dolcezza:
IO: «Amore ti voglio bene!»
SARA: «Anche io mammina!«
IO: «Lo sai che io sono orgogliosa di te, tesoro?»
SARA: «Anche io sono molto orgogliosa di te, mamma»
IO: «Ma tanto tanto orgogliosa, lo sai?»
SARA: «Anche io, tanto tanto»
IO: «Ma davvero dico, sei una bambina speciale, meravigliosa, non potevo desiderare di meglio»
SARA: «Anche tu sei la mamma migliore del mondo mamma»
IO: «Ma davvero, Sara, non sto scherzando, io mi sveglio ogni giorno e penso a quanto sono fortunata ad avere te come figlia, e volevo, anzi dovevo dirtelo»
SARA: «Va bene mammina, ho capito, ma per forza adesso devi dirmelo che ho un sonno da morire?!».
Ecco... come smorzare un attacco sfrenato di romanticismo.
Aspetta... a chi mi somiglia?
Dopo averla portata a letto, mentre ero accanto a lei per farla addormentare, ho iniziato a parlarle con amore e con dolcezza:
IO: «Amore ti voglio bene!»
SARA: «Anche io mammina!«
IO: «Lo sai che io sono orgogliosa di te, tesoro?»
SARA: «Anche io sono molto orgogliosa di te, mamma»
IO: «Ma tanto tanto orgogliosa, lo sai?»
SARA: «Anche io, tanto tanto»
IO: «Ma davvero dico, sei una bambina speciale, meravigliosa, non potevo desiderare di meglio»
SARA: «Anche tu sei la mamma migliore del mondo mamma»
IO: «Ma davvero, Sara, non sto scherzando, io mi sveglio ogni giorno e penso a quanto sono fortunata ad avere te come figlia, e volevo, anzi dovevo dirtelo»
SARA: «Va bene mammina, ho capito, ma per forza adesso devi dirmelo che ho un sonno da morire?!».
Ecco... come smorzare un attacco sfrenato di romanticismo.
Aspetta... a chi mi somiglia?
Commenti
Posta un commento