Pasquetta a stelle e strisce

Curiosi di sapere come si è svolta la nostra Pasquetta? Se siete fans della pagina facebook probabilmente avrete intuito qualcosa dalla foto a lato che ho pubblicato volutamente per stuzzicare la vostra curiosità. Spero di non aver stuzzicato anche il vostro appetito, altrimenti potreste citarmi per danni e ostacolo doloso al piano di disintossicazione.
Inutile dire che il cibo è stato protagonista indiscusso anche del Lunedi.
L'incipit della giornata, in realtà, non era stato molto promettente: tempo incerto tendente alla pioggia che alimentava le ansie di mamma che ha trascorso le nottate degli ultimi mesi a crogiolarsi per la tosse sfrenata della figlia.
Decisi, però, a non rimanere in casa, ci siamo dati appuntamento con i miei cognati e abbiamo deciso di pranzare nel loro appartamento, improvvisando un barbecue cittadino con i carciofi della tradizione.
Dopo pranzo abbiamo deciso di uscire, spinti dal tempo che non minacciava grossi peggioramenti, o forse dall'inconscio desiderio di mia cognata di evitare altri disastri domestici dopo che mio marito, senza pensarci troppo su, si è seduto sul tavolinetto di vetro mandandolo in frantumi.
Convinti di aver preparato una grande sorpresa per i bambini, abbiamo iniziato a programmare una visita al Bowling Manhattan nei pressi di Siracusa, e senza nominarlo troppo abbiamo organizzato la partenza. In realtà i bambini avevano già capito tutto, dato che appena siamo saliti in macchina hanno iniziato a chiedere quando saremmo arrivati al Bowling. Abbiamo tentato in tutti i modi di depistarli, ma la loro arguzia viaggia ad una velocità troppo elevata.
Una volta arrivati, abbiamo dovuto indossare le scarpe apposite, dopo aver sottolineato che non le stavamo acquistando e che il signore del bancone ci avrebbe restituito quelle nostre al termine della partita.
Dopo un iniziale doppio strike delle due donne del gruppo (classica fortuna del principiante!), la partita si è assestata sul risultato finale che ha visto i due mariti in testa, le mogli al centro, la piccola donna e i due campioncini in coda.
Sara ha conquistato anche un piccolo livido sul mento scivolando sulla palla, ovviamente rosa, che pretendeva di tenere in mano come se fosse un palloncino gonfiabile.
Il dopo partita ha visto gli altri (io infatti sembravo la vittima di un massacro incapace di qualsiasi forma di movimento, fisico e mentale!) affaccendati in vari videogiochi come motocross, basket, danza, acchiapa-alieni. Se la danza è stato il principale cavallo di battaglia di zia e nipote, l'acchiappa-alieni ha entusiasmato Luca al punto che adesso ha deciso che dobbiamo comprarne uno per casa......
Verso sera siamo usciti da lì, stanchi ma soddisfatti, e abbiamo deciso di colorare anche la serata di stelle e strisce, fermandoci al McDonald's di Ragusa.
Arrivati lì io sono stata colta, come mi accade spesso, da "panico da McMenu". Non so se vi sia mai capitato, ma il panico mi assale ogni volta che arrivo alla cassa e la ragazza mi chiede di ordinare mentre io sono ancora persa tra i tabelloni luminosi e non riesco a capire la differenza tra un Hamburger e un McChiken. In quel caso, domande semplici come: «Coca-cola grande, media o piccola?» si trasformano in quesiti astrusi e incomprensibili, degni di un difficilissimo test di logica.
Scossa dal mio momento di confusione da menu luminoso, abbiamo completato l'ordinazione, rallegrando i bambini con i gadget dei Croods, nuovo film della Dreamworks.
Dopo la veloce cena americana, ci siamo affrettati a rientrare, poichè la clemenza del tempo si stava rapidamente esaurendo e le nuvole che minacciavano pioggia sin dal mattino, stavano per sciogliersi in un fragoroso temporale.
Giunti a casa, la mia piccola, dopo una simpaticissima crisi di pianto scatenata probabilmente dalla stanchezza e dall'eccitazione per la giornata alternativa, mi ha dichiarato, per la terza volta nelle ultime 24 ore: «Mamma, quando mi baci mi sciogli!» e ha rifiutato l'ennesimo invito del papà a dormire dal suo lato del letto a quattro piazze motivando questo rifiuto con una risposta degna di essere riportata: «Papà, tu non puoi dormire vicino a me, io devo dormire con la mamma, perchè noi siamo donne!».
Come sempre, nessun diritto di replica!
Questa la nostra Pasquetta americana, e voi, che avete fatto di bello?

Commenti

  1. Mi fai morire con queste storielle... e poi Sara! ha già capito da che parte stare la drittona!!! Baci e alla prossima avventura! Grazia.

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  2. Che bella Pasquetta alternativa!!!
    Stai crescendo una femminista...scherzo..ahahhahhaa

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  3. Pasquetta all'insegna del cibo (tanto cibo...) per noi: immancabili i carciofi, LA CICCIA (la salsiccia) e, per mantenerci leggeri, le costole di maiale allevato personalmente dalla beneamata zia Rosetta. Giornata bucolica all'insegna del cibo, della ricerca di asparagi e delle passeggiate immersi nei campi di grano ancora verde.
    C'è da annotare che, la mia figlia 2enne, non so da chi, ha imparato a dire "CULO"... e ora non c'è modo e verso di farla desistere dal ripetere questa parola dal suono tanto simpatico e accattivante.
    Non oso immaginare cosa accadrà quando andrà all'asilo...
    PS: bellissima la vostra pasquetta alternativa. Mi sa che ti rubo l'idea... ;-)

    -Ari-

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  4. Bellissima pasquetta campagnola all'insegna del buon cibo e della natura. Magari la nuova parola nel vocabolario della tua piccola è proprio un risultato di questo naturalismo!!! Tranquilla, sarà solo la prima di tante. Rassegnazione e sdrammatizzazione, ricorda! Un abbraccio.

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  5. Che bello scoprirti con questo post...si sente il calore di una famiglia fino a qui.

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    1. Grazie, spero che tu legga anche il resto e che ti confermi questa sensazione. Per me il calore dellla famiglia è indispensabile, non vivrei senza e cerco in tutti i modi di mantenerlo costante. A volte può assopirsi un po', altre può quasi bruciar, ma quello che conta è tenerlo sempre accesso.
      Benvenuta a Diari Motherni!

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